ENPAP: nuovo Regolamento AltraPsicologia per legittimare l’antidemocraticità?

ENPAP, il nostro Ente di assistenza e previdenza, è dotato al momento di un Disciplinare che regola il lavoro dei Consiglieri all’interno del Consiglio di Indirizzo Generale (CIG) e di uno StatutoEntrambi i testi vincolano ed esplicitano i compiti degli organi statutari, CDA e CIG, all’interno della governance dell’Ente, si tratta di inossidabili regole a tutela dell’Ente e di chi vi è iscritto.

Nel corso degli anni di attività, l‘esperienza applicativa ha evidenziato l’esigenza di modificare gli ambiti e le modalità operative di funzionamento dell’Organo, mantenendo ferma l’adesione allo Statuto, che sancisce chiaramente i compiti del CIG, composto dal 2017 dal numero massimo di Consiglieri, cioè 50.

Nel Disciplinare troviamo 17 articoli che spiegano la costituzione, il funzionamento e i compiti del CIG, relativi ai suoi membri interni, le specifiche della validità e del funzionamento delle riunioni (che di norma dovrebbero essere ogni 2 mesi) e in particolare il funzionamento dei Gruppi di lavoro.  

Organi questi, che hanno una funzione istruttoria, di studio e di proposta e approfondiscono temi importanti relativi a Previdenza, Assistenza, Bilanci, Investimenti e ai Regolamenti stessi del nostro Ente.

I membri dei gruppi sono scelti tra i consiglieri votati all’interno del CIG. Ci si attenderebbe che, come avviene in tutte le assemblee democratiche, le sue componenti siano rappresentative delle forze politiche che siedono internamente al Consiglio.

ASSEGNAZIONE DEI GRUPPI DI LAVORO ALL’INTERNO DEL CIG

Nel governo di Altrapsicologia non è stato affatto rispettato il principio di occupazione secondo democraticità:

  • nella Consigliatura 2017/2021 il gruppo di minoranza NoiEnpap è stato escluso da tutti i gruppi di lavoro
  • attualmente è stato escluso il gruppo Agire per Enpap da 4 gruppi su 5 (tranne che per la mia elezione all’interno di due gruppi, dai quali da uno ho dato dimissione, anche in coerenza con l’idea di non sedere su più poltrone contemporaneamente, prassi invece consuetudinaria per AltraPsicologia)

Nel corso dell’ultima riunione del CIG, ci è stato chiesto di votare, per modificare il Regolamento.

Sulla scorta delle parole pronunciate da una consigliera di maggioranza di Altra psicologia a giugno “mettere al centro la democrazia, collaborare con chi vorrà portare competenze valore”, abbiamo pensato che fosse una buona occasione per poter rimettere mano, in collaborazione con la maggioranza, ad alcuni articoli del Regolamento in modo da includere anche le voci di minoranza all’interno dei Gruppi di Lavoro.

IL NOSTRO TENTATIVO DI RIPORTARE DEMOCRAZIA

Abbiamo dunque ribadito all’Assemblea l’importanza di lavorare alla messa a punto di criteri di rappresentatività, che siano espressione delle scelte delle colleghe e dei colleghi che ci hanno votato, in linea con il lavoro del Consiglio Nazionale – dove ogni voce è rappresentata – e abbiamo portato la nostra proposta:

Il gruppo Agire per ENPAP chiede quindi di dare mandato al Gruppo di Lavoro Regolamenti, affinché provveda all’attuazione di tutte le misure necessarie per includere nel Regolamento del CIG una modalità di costituzione dei gruppi di lavoro proporzionale, rappresentativa e che permetta l’avanzamento costruttivo e condiviso delle riflessioni politiche a favore della categoria e che questa proposta venga messa ai voti nel prossimo consiglio del 30 aprile 2022. Si demanda dunque al Gruppo di lavoro regolamenti l’apertura di un’istruttoria per la modifica dell’art.17 del disciplinare di funzionamento in funzione di garantire la presenza delle minoranze nei GdL”.

ALTRAPSICOLOGIA BOCCIA LA PROPOSTA DI MAGGIORE RAPPRESENTANZA NEI GDL

La nostra proposta è stata licenziata dal coordinatore a seguito dello scrutinio palese con 12 consiglieri favorevoli (noi), 25 consiglieri contrari (Altrapsicologia) e 7 astenuti. La maggioranza NON HA APPROVATO la nostra proposta di attuare le misure necessarie per includere nel Regolamento del CIG una modalità di costituzione dei Gruppi di Lavoro che sia proporzionale, rappresentativa e che permetta l’avanzamento costruttivo e condiviso delle riflessioni politiche a favore della categoria.

Ci chiediamo quindi, quale dialogo è possibile in questo contesto?

Quale dibattito quando si ritiene che non si debba nemmeno discutere una proposta alternativa?

Non sono stati infatti esplicitate né spiegazioni e nemmeno dichiarazioni di contrarietà.

QUALE FUTURO CI ATTENDE?

Cosa succederà quando AltraPsicologia deciderà con i suoi numeri e il suo atteggiamento dittatoriale di mettere mano al Regolamento del funzionamento interno del Consiglio di Indirizzo Generale?

La democrazia è in pericolo: il rischio più che evidente è di trovarsi con un’unica voce nei momenti di progettazione così come nei processi decisionali, dove non sembra esservi alcuno spazio per il confronto e per la voce delle minoranze.

Ma di cosa AP ha paura? Perché non consente che tutte le componenti democraticamente elette possano partecipare ai lavori dei GDL?

Noi continuiamo a pensare che la ricchezza risieda nella pluralità delle idee e nel confronto costruttivo, non nell’univocità di pensiero e nella chiusura alle nuove proposte.

Michela Pensavalli
Agire per ENPAP